L'Italia sarà consultata, ma non siederà al tavolo dei colloqui di pace. L'inviato speciale americano a Monaco Kellog, lancia un messaggio che è deflagrante. Filtra cautela rispetto ai messaggi inviati da Washington, anche quelli più duri lanciati dal vicepresidente Vance sulla libertà di parola in ritirata in Europa. Parigi e Berlino hanno reagito, Roma non ancora. Nessun commento sull'accelerazione del presidente americano sull'Ucraina e ai suoi annunci sui dazi, temi inevitabilmente intrecciati su cui sono in corso confronti con le cancellerie europee e con Bruxelles. Il Ministro degli Esteri Tajani, da Monaco ci ha però tenuto a precisare che non ci può essere negoziato senza Europa e senza Ucraina. "La determinazione americana è di andare avanti, la nostra di assecondare un processo di pace che deve però garantire l'Ucraina. Questo è garantire la sicurezza in futuro, sia dell'Ucraina che dell'Europa in un rapporto stretto tra americani ed europei. Ognuno ha bisogno dell'altro". Palazzo Chigi chiede prudenza anche ai due vicepremier, Tajani e Salvini e al Ministro della Difesa Crosetto. La linea definita nella riunione venerdì a Palazzo Chigi è quella di rispettare la posizione che Meloni porterà al summit sull'Ucraina di Parigi, dove la premier proverà a giocare la partita da pontiere fra Europa e America, mentre si lavora ad una nuova missione a Washington nel giro di un paio di mesi. Sul fronte Ucraina c'è dunque prudenza, mentre tutto l'arco parlamentare si è schierato a sostegno e a difesa del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dopo l'affondo della portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zacharova, che ha definito invenzioni blasfeme le parole del Capo dello Stato. "Da parte di una sedicente portavoce, non da parte della Russia. Releghiamo a quello che è, una persona che ci ha abituato in questi anni a dire di tutto e di più, quindi l'abbiamo tutti rintuzzata come meritava, perché non è una persona che può permettersi di pronunciare il nome del Presidente della Repubblica italiana, per cui gli abbiamo detto di stare al suo posto e la prossima volta di leggere prima di commentare". .