È stato invocato una sola volta dagli Stati Uniti, a seguito degli attacchi terroristici che distrussero le torri gemelle nel 2001. Come risultato ebbe l'istituzione dell'operazione Enduring Freedom, che portò la NATO in Afghanistan per 20 anni, con le conseguenze drammatiche della riconquista del potere da parte dei talebani ancor prima che i paesi dell'Alleanza Atlantica lasciassero Kabul. L'articolo 5 del Patto Atlantico afferma infatti che le parti convengono che un attacco armato contro uno o più di loro in Europa o Nord America sarà considerato un attacco contro tutti loro. Ed ora, all'interno della NATO, sembra esserci una crescente consapevolezza che proprio questo articolo potrà essere di nuovo invocato nel caso in cui avvenisse un attacco ibrido particolarmente grave da parte della Russia, come ad esempio un episodio di guerra cibernetica o di danneggiamento di infrastrutture considerate fondamentali da un punto di vista strategico. Le voci che questo possa accadere si rincorrono alla vigilia del Consiglio Atlantico dei ministri della Difesa. Con il segretario generale Jens Stoltenberg che introduce l'evento parlando proprio di risposta determinata ed unita ad attacchi deliberati a infrastrutture NATO. L'Ucraina non fa parte dell'Alleanza Atlantica, al contrario della Polonia, ai cui confini Mosca ha fatto esplodere i suoi missili.