Quasi 40 anni dopo la caduta del regime di Marcos e la conseguente chiusura di tutte le loro basi militari, gli USA tornano nelle Filippine. Ad annunciarlo ufficialmente è stato Ferdinand Jr., figlio primogenito del dittatore morto in esilio nelle Hawaii e divenuto nel frattempo il nuovo presidente delle Filippine. A differenza del suo predecessore, Rodrigo Duterte, che negli ultimi tempi aveva privilegiato le relazioni con Pechino, Marcos ha sin dall'inizio del suo mandato mostrato grande dinamismo strategico recandosi sì in Cina, come prima visita ufficiale, ma allo stesso tempo condividendo i timori verso la cosiddetta assertività cinese e il rischio dell'invasione di Taiwan. Di qui l'annuncio di consentire agli Stati Uniti l'accesso ad altre cinque basi militari, oltre alle quattro per le quali il permesso era già stato concesso ma poi sospeso da Duterte. "Il futuro delle Filippine e dell'indo-pacifico non può prescindere dagli Stati Uniti", ha dichiarato Marcos al termine dell'incontro con Segretario Usa alla difesa Lloyd Austin, che a sua volta ha auspicato la firma di un nuovo trattato di cooperazione militare con le Filippine.