Papa Francesco torna sul dramma che a lui sta a cuore: la strage dei bambini nella Striscia di Gaza, tema che ha già scatenato nelle ultime 24 ore, un duro scontro con lo stato d'Israele e lo fa nell'Angelus domenicale. "Con dolore, penso a Gaza, a tanta crudeltà, ai bambini mitragliati, ai bombardamenti di scuole e ospedali. Quanta crudeltà". Papa Francesco ieri nell'udienza per gli auguri di Natale con la Curia Romana aveva detto: venerdì non hanno lasciato entrare a Gaza il Patriarca come era stato invece promesso e hanno bombardato i bambini. Questa è crudeltà non è guerra voglio dirlo perché tocca il cuore. La dura replica del Ministero degli Esteri israeliano non si è fatta attendere. Il Pontefice usa doppi standard si legge in una nota, le sue osservazioni sono particolarmente deludenti in quanto sono scollegate dal contesto reale della lotta di Israele contro il terrorismo jihadista. Ma le critiche di Israele non si fermano qui. La crudeltà e quando i terroristi si nascondono dietro i bambini continua la nota del ministero, mentre cerca di uccidere i bambini israeliani; la crudeltà è quando i terroristi prendono in ostaggio 100 persone per 442 giorni tra cui un neonato e dei bambini e abusano di loro. Purtroppo si conclude, il Papa ha scelto di ignorare tutto questo. Una forte frizione diplomatica che non mancherà di avere ripercussioni mentre ora si attende la risposta della Santa Sede. Intanto a Gaza, nella Chiesa della Sacra Famiglia, risuonano le parole dell'omelia del Cardinale Pizzaballa rivolte ai Fedeli e sovrastate a volte dal rumore dei droni. Non vi abbandoneremo mai, non abbiate paura e preservate il vostro cuore.