Alle 12:15 all' International Hospital sono arrivati un gran numero di morti e feriti a causa del terribile bombardamento israeliano contro i quartieri civili del campo profughi di Jabalia. Il Dott. Thehefak Rut è il Direttore del centro di pronto soccorso e si riferisce proprio alla strage avvenuta a Jabalia martedì. Il bilancio parziale dell'operazione israeliana supera secondo le Nazioni Unite le 100 persone tra morti e feriti compresi donne e bambini. L'Unicef afferma che la Striscia di Gaza sia diventata proprio un cimitero di bambini Israele sostiene di aver ucciso un Comandante di Hamas e diversi terroristi ed accusa l'organizzazione estremista di usare i civili come scudi umani. "Come potete vedere un intero blocco di case è stato eliminato nel campo di Jabalia e i buchi sono ovunque in questa zona qui in ogni luogo c'è un buco, una violenta cintura di fuoco ha colpito quest'area, come puoi vedere una bambina è bloccata sul tetto e non può scendere, sono dovuto venire qui da Musee Rath abito nell'appartamento di un amico, mia sorella vive a Serath ed ero andato con i miei figli a trovarla, quando i miei amici mi hanno chiamato per farmi sapere che l'edificio dove abitava era stato preso di mira, sono venuto a vedere le mie cose, avevo lasciato qui tutte le mie cose anche a vedere le persone che conosciamo, possano coloro che sono morti, riposare in pace e possano i feriti essere guariti, Dio ci compenserà". A Gaza intanto il valico di Rafah si apre anche per alcuni civili quelli con doppia cittadinanza o passaporto straniero. "Il mese che ho trascorso qui è stato un mese indescrivibile, non ho mai avuto paura ho sentito un'estrema pace ma vedendo i massacri quotidiani e l'ultimo massacro a Jabalia, dove un'intera piazza residenziale è stata distrutta con 6 bombe del peso di una tonnellata ciascuno, non so che dire e i Paesi Arabi restano solo in silenzio".