Corre veloce e cambia forma la vita di Ahmad al-Shara, il Presidente ad interim della nuova Siria con sfide e partite che sembrano impossibili e che lui porta a canestro, come in questo video in cui gioca a basket con alti ufficiali del comando americano in Medio Oriente. Al potere in Siria dallo scorso 4 dicembre con la caduta di Aleppo e la dissoluzione del regime di Bashar al-Assad, Al-Shara, lasciato il comando militare e il nome di battaglia Abu al-Jolani, oggi siede al tavolo dei grandi. È arrivato a Washington solo poche ore dopo che il suo nome è stato cancellato dalla lista dei terroristi con 14 voti favorevoli, Cina astenuta, in una riunione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU voluta dagli Stati Uniti. Nelle prossime ore il faccia a faccia con il Presidente americano Donald Trump per portare a casa risultati utili ed essenziali alla nuova Siria. Il primo incontro con Trump a maggio, a margine della missione del tycoon per risolvere la crisi in Medio Oriente. A luglio la fine delle sanzioni alla Siria per decisione degli Stati Uniti. A settembre il primo discorso di al-Shara all'Assemblea delle Nazioni Unite. L'ex jihadista, ora uomo di Stato, entra nello Studio Ovale. Un fatto epocale per la Siria. È la prima volta dal 1946, dalla salita al potere degli Assad. Una prima volta anche per la Casa Bianca, che accoglie un ex seguace di Bin Laden che ha scontato 5 anni di carcere in Iraq per la sua militanza in Al Qaeda, che ha anche sostenuto il sogno del califfato in Siria, per poi prenderne distanza sino a combattere contro il regime di Damasco. Lo scorso ottobre il viaggio a Mosca, l'incontro con Putin, a cui ha chiesto l'estradizione dell'ex Presidente Bashar al-Assad, a Mosca riparato con la famiglia. A Trump invece chiederà sostegno: servono oltre 200 miliardi per la ricostruzione della Siria, stima il Fondo Monetario Internazionale. Dal canto suo Trump vorrebbe una Siria alleata per stabilizzare il conflitto in Israele. Un'amica fidata contro l'integralismo islamico. .























