Anna è una delle studentesse dell'Istituto Alberghiero di Casargo, in provincia di Lecco, una scuola che ha dato il via a una sperimentazione che non ha precedenti nel nostro Paese. Ha lo scopo di creare una vera e propria bolla anticovid. Mi hanno fatto aspettare mezz'ora e l'esito è uscito negativo, come tutti i miei compagni. Per entrare, e la nostra troupe non ha rappresentato un'eccezione, bisogna sottoporsi a un test antigenico rapido. Se negativo si entra nel vivo il progetto che prevede un periodo di 3 settimane per studenti e insegnanti da trascorrere 24 ore su 24 senza mai uscire, sabati e domeniche comprese, all'interno di questa scuola annessa ad un convitto. Abbiamo pensato di dare questa opportunità ai ragazzi, Queste 3 settimane continuative, permettendo ai ragazzi di fare un tampone in ingresso, di entrare in tutta sicurezza, di gestire l'intera attività didattica e formativa in una maniera più completa, offrendo loro una intensità maggiore proprio per andare a recuperare parzialmente quello che hanno perso nei mesi del primo lockdown. Le attività sono cominciate subito: dalla pratica in cucina al servizio in sala, per un tipo di formazione che più di altre scuole fatica e molto con la didattica a distanza. Chi deve imparare matematica la può imparare a casa, ma per imparare un mestiere, abbiamo bisogno di farlo il mestiere. La formula che abbiamo trovato m i sembra quella ottimale. Stiamo tutti dentro. Facciamo quello che gli altri non riescono a fare. Tutti dentro dunque, fino a Natale, quando i ragazzi potranno tornare dalle loro famiglie. Nessuno di loro probabilmente a mani vuote.