21 giorni di tregua tra Israele e Libano. La proposta viene ufficializzata dalla Francia, la sede è quella del Consiglio di Sicurezza ONU, convocato in via straordinaria e aperto dalle parole del segretario generale. Il Libano è sull'orlo del baratro, dice Guterres. All'Onu è la cosiddetta settimana di alto livello e il dibattito generale va avanti, più delle dichiarazioni ufficiali però contano i colloqui ufficiosi, colloqui ovviamente indiretti. Israele parla con Washington che parla con il governo libanese che a sua volta parla con Hezbollah. Le trattative per evitare il peggio sono andate avanti per ore frenetiche. La proposta francese, messa a punto con gli Stati Uniti, è il primo frutto di questi colloqui. Il presidente Macron spedirà il suo Ministro degli Esteri in Libano entro la fine della settimana. Convincete Israele a cessare il fuoco, chiede Beirut. Non vogliamo un conflitto su larga scala, assicura l'ambasciatore israeliano ma aggiunge, siamo pronti a usare ogni mezzo. L'ambasciatore ha confermato che Netanyahu terrà il suo discorso all'Assemblea Generale domani. Israele deve essere punito tuona l'Iran, ma al di là delle dichiarazioni infuocate Teheran ha tutto l'interesse a favorire una soluzione diplomatica. L'alternativa secondo il presidente americano Biden sarebbe una guerra totale capace di gettare il Medio Oriente nel caos. Il segretario di stato Antony Blinken ribadisce l'impegno degli Stati Uniti. Anche su questa crisi come su quella in Ucraina grava però un'incognita. Chi vincerà le elezioni americane? Trump accusa Teheran di aver tramato per ucciderlo. Se fossi presidente e l'Iran attaccasse un candidato, dice, io distruggerei l'Iran.