Nell'anno in cui metà della popolazione mondiale si reca alle urne la libertà di stampa in tutto il mondo è minacciata proprio da chi dovrebbe garantirla: le autorità politiche. È ciò che emerge dal rapporto annuale di Reporter sans Frontières che lancia l'allarme su come un numero crescente di governo e autorità politiche non stanno adempiendo al proprio ruolo di garanti del miglior ambiente possibile per il giornalismo. Dei 5 indicatori utilizzati per stilare la classifica, infatti, è quello politico a subire la flessione maggiore registrando un calo medio globale di 7,6 punti. E tra i paesi in cui la situazione è peggiorata c'è l'Argentina del neoeletto presidente Javier Milei, mentre gli Stati Uniti prossimi al voto al 55esimo posto perdono 10 posizioni. Ultima l'Eritrea che segnala un punteggio peggiore della Corea del Nord. A calare nella classifica della libertà di stampa è anche Afghanistan e Siria tra gli ultimi 10 paesi insieme a Cina e Iran. Ma non va meglio in altre aree del mondo. Se è vero che solo in Europa ci sono paesi classificati come buoni e ai primi posti i paesi del nord Europa, Norvegia, Danimarca e Svezia, la libertà di stampa è messa alla prova dai partiti al potere in Ungheria, al 67esimo posto, Malta al 73esimo posto e Grecia 88esimo posto, i tre peggiori paesi dell'Unione Europea. E un calo significativo si registra anche per l'Italia che in un anno è scesa di 5 posizioni classificandosi al 46esimo posto, sempre più vicina all'Ungheria di Orban che alla Francia dove la libertà di stampa non è considerata minacciata dal potere politico ma dove è ancora necessario vigilare, sostiene l'Organizzazione. 162esima la Russia dove sono almeno 1.500 i giornalisti fuggiti dall'inizio della guerra in Ucraina e dove restano in carcere anche giornalisti stranieri. E c'è poi il conflitto in Medio Oriente con l'impossibilità per i reporter di entrare nella striscia di Gaza dove a raccontare quanto accade sono i giornalisti locali che stanno pagando con la vita: finora sono più di 100 i reporter palestinesi uccisi.























