"Quando ho scritto questo romanzo, naturalmente mi sono posto delle domande su che cos'è la violenza e ho cercato di rappresentarla nel modo più esplosivo, più spettacolare. Quello più visivamente impattante e quello più simbolico. E quello che mi interessava era il tipo di violenza. Una violenza che cresce progressivamente, ti soffoca, che quasi ti ingloba. Che però non è slegata da una certa forma di dolcezza. È un po' come il principio della rana bollita. Se metti la rana nell'acqua bollente salta subito fuori, ma se fai scaldare l'acqua pian piano la rana si addormenta nell'acqua calda e poi alla fine muore. E la violenza allusiva è proprio un tipo di violenza che colpisce senza che la persona se ne accorga, e quando ci si sveglia è troppo tardi." .