La situazione, sul campo più difficile di questa guerra in Ucraina, resta quella di Bakhmut, dove i russi continuano ad avanzare sia a Nord che a Sud che ad Est, circondando gli ucraini, ieri il capo delle forze di terra ucraine è stato in visita ai soldati, stanno decidendo e devono capire se e quanto resistere e tenere la città, lo hanno fatto per mesi, riuscendo a bloccare le forze russe oppure ritirarsi, perché ormai le vie di fuga si stanno assottigliando. I russi continua a premere anche su Vuhledar, lì hanno avuto molte perdite e anche nelle ultime ore hanno perso carri armati e uomini su un campo minato, ma continuano a fare pressione. Per aspettare l'offensiva e la controffensiva ucraina bisognerà aspettare la primavera, lo ha detto il Ministro della Difesa Reznikov, dicendo che questa offensiva cambierà la guerra, quando tutte le armi occidentali saranno sul campo, in particolare i carri armati e le difese antiaeree, lo fa sapere anche il comando delle Forze Armate ucraine, identificando la controffensiva a Sud in direzione di Melitopol e Mariupol, per spezzare la continuità territoriale che si è venuta a creare fra la Crimea e la Russia con le conquiste russe dell'ultimo anno, questo per quanto riguarda la situazione sul campo. C'è poi la situazione energetica, le navi russe, ieri è stato denunciato dagli ucraini, sono raddoppiate nel Mar Nero, si teme che possano arrivare altri bombardamenti missilistici, con i missili Kalibr che sono a bordo delle navi, particolarmente letali. Sta di fatto però che l'Ucraina sta superando l'inverno con la propria capacità energetica, se non intatta comunque molto solida e sta pensando di tornare ad esportare energia elettrica, se tutto dovesse continuare ad essere come in questo momento. Parallelamente parlando della situazione energetica c'è Invece la Russia: che ha tagliato le forniture di petrolio alla Polonia.