La marina militare sbarca alle Nazioni Unite per raccontare le storie dell'oceano, dalla fascinazione per il pianeta azzurro, all'incredibile maestria sviluppata nei secoli per navigarlo, dal veliero Amerigo Vespucci unanimemente riconosciuta come la nave più bella del mondo, fino alla dedizione e alla professionalità degli uomini del mare: marinai, sommozzatori, aviatori navali, sommergibilisti, forze speciali. Ocean Stories celebra la nostra Marina e il suo elemento naturale in un'esibizione al Palazzo di vetro dell'ONU che sarà in mostra fino al 14 giugno. "Il 70% del pianeta è coperto dal mare, è blu. Gli oceani regolano il clima e la vita sul nostro pianeta e quindi insieme alle Nazioni Unite siamo qui proprio per testimoniare quanto fa il nostro Paese, che è un Paese marittimo, per riuscire ad aderire ai gol dell'agenda 20-30 delle Nazioni Unite". Il percorso dell'esposizione, realizzata in collaborazione con la rappresentanza permanente di Italia alle Nazioni Unite, si snoda lungo 4 aree tematiche. Ocean Planet racconta l'impegno per la salvaguardia del mare in accordo ad uno dei più importanti obiettivi dell'agenda 20-30 dello sviluppo sostenibile. Tempo è una sorta di diario di bordo della vita in mare, scandita da riti antichi e moderni. Amerigo Vespucci celebra la nave scuola della Marina Militare che proprio in questi giorni è impegnata nel primo mondiale da 20anni, navigando lungo la costa pacifica degli Stati Uniti. La parte finale dell'esibizione è dedicata agli equipaggi, donne e uomini che con abilità professionali diversissime sono da sempre il vero motore della Marina Militare. "Quanto è importante per il nostro Paese, soprattutto oggi, in un momento complicato per tutto il mondo, avere mezzi all'avanguardia e personale sempre altamente e perfettamente addestrato?" "È fondamentale avere questi mezzi e questo personale, negli ultimi due anni il mondo è cambiato, c'è una guerra nel cuore dell'Europa, c'è un'altra guerra nel sud-est del mediterraneo e questo ha richiesto a noi Marina Italiana, non solo, ma tutte le Marine, abbiamo fatto una riunione dei capi delle Marine europee per parlare di questi argomenti di riprendere tutte le capacità di reagire e combatte anche nella parte alta dello spettro del combattimento, eravamo abituati a fare operazioni di supporto della pace, lo siamo stati per 40 anni". "Quali sono le qualità che devono avere gli uomini e le donne di Marina oggi secondo lei?" "Guardi, sono quelli di sempre, quindi senso dell'onore, senso del dovere, grande onestà morale e intellettuale e passione per quello che fanno".























