Direttamente dalla pancia delle Acciaierie che da due mesi protegge un indistinto numero di civili, familiari dei lavoratori alla fabbrica, tra loro diversi bambini, arrivano queste immagini diffuse dai componenti del Battaglione Azov, gli irriducibili della Resistenza Ucraina in Donbass. Ora ultimo baluardo della Guardia Nazionale di Kiev a Mariupol. Sospeso da Putin l'ordine dell'ultimo assalto all'enclave ucraina, Mariupol, nell'acciaieria Azovstal, ci sono centinaia di persone. Oltre i combattenti del Battaglione Azov e gli stranieri, anche occidentali, accorsi a Kiev per difendere dall' invasione russa, i familiari dei combattenti, gli addetti all'impianto. Un gruppo eterogeneo. Secondo il Sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, è necessaria una tregua di un giorno intero per evacuare tutti. E chi è lì ormai da diversi mesi spera solo di rivedere il sole. Cibo e medicinali stanno finendo, e le trattative per l'uscita dal bunker, sembrano arrivate ad un punto cruciale.























