Bisogna distinguere tra la lingua di Izzo e la lingua descritta da Izzo. Nel senso che lui racconta una città che ha questa commissione linguistica, che ha questo multistrato che deriva appunto dalle diverse provenienze etniche dei protagonisti. E contemporaneamente lui usa una lingua che è estremamente piana, estremamente poetica. Se tu traduci Izzo non hai grande difficoltà a tradurlo. La lingua Izzo è anche una lingua che è anche frammentata, breve, con periodi estremamente semplici con un richiamo onirico immediato. La lingua dei protagonisti, invece, è differente.























