Una visita che si iscrive nell'ambito dell'alleanza e della lunga e storica amicizia fra Italia e Stati Uniti, quella del Presidente Sergio Mattarella alla Casa Bianca. Vicinanza ricordata da entrambi i Presidenti all'inizio dei colloqui, dove però non sono mancate divergenze, a partire da quelle sul commercio. Mattarella d'altronde non ha mai nascosto i suoi dubbi sul protezionismo e coglie l'occasione dell'incontro con il Presidente Trump per chiedere un maggior dialogo sulle questioni commerciali a poche ore dall'entrata in vigore anche in Italia dei nuovi dazi americani autorizzati dall'Organizzazione mondiale del commercio, come risarcimento per gli aiuti di Stato europei ad Airbus. “Io mi auguro che sia possibile, come ritengo, trovare un metodo di confronto collaborativo che eviti uno scambio di provvedimenti ritorsivi tra le due parti”. Immediata la replica di Trump, che sottolinea che le nuove tariffe non dovrebbero prevedere ritorsioni perché sono state autorizzate dal WTO, ma rassicura l'Italia sul fatto che si cercherà di non colpire troppo duramente il nostro Paese, con cui le relazioni sono ottime, a differenza, fa capire il Presidente americano,di quelle con l'Unione europea. Non a caso, durante la conferenza stampa, il Presidente Mattarella ha invece voluto rimarcare il profilo dell'Italia come paese atlantista, ma anche con profonde radici europeiste, e i distinguo non sono mancati anche sulla NATO e sull'intricata vicenda siriana, con Trump che chiede a Roma di fare di più per finanziare l'alleanza e Mattarella che ha ricordato il ruolo chiave del nostro Paese, secondo solo agli Stati Uniti nel numero di soldati impiegati nel quadro delle missioni NATO. Sulla Turchia, mentre il Presidente americano è tornato a difendere, anche rispetto alle critiche interne al partito repubblicano, la propria decisione del ritiro del contingente USA dal nord del Paese, che di fatto ha aperto la strada all'offensiva turca, Mattarella a Washington ha voluto lanciare un messaggio chiaro ad Ankara, precisando che l'attacco ai curdi è inaccettabile e che non sono da escludere sanzioni sempre più dure contro la Turchia. E questo incontro è stato anche l'occasione per avere maggiori chiarimenti direttamente da Trump sul Russiagate tutto italiano e sulla visita del Ministro della giustizia, Barr, di fine settembre a Roma, quando incontrò i vertici dell'intelligence. “Non so bene di quell'incontro, ma sarebbe appropriato perché sarebbe bene indagare anche con gli altri paesi su quello che stanno facendo. Quindi dovete chiedere proprio al Procuratore generale Barr”.