Non sono stati i cattivi risultati finanziari a costargli la poltrona di CEO di McDonald's, ma la violazione del codice di condotta interno. Così, nonostante i numeri fossero dalla sua parte, Steve Easterbrook, 52 anni, dal 2015 amministratore delegato del colosso mondiale di fast food, è stato costretto a lasciare l'incarico. Il motivo è la relazione con una dipendente, rapporto consensuale, ma che comunque viola il codice etico a cui deve attenersi tutto il personale e il top management dell'azienda: niente relazioni con i colleghi. La decisione del board del gruppo è arrivata al termine di un'inchiesta interna. Easterbrook, alle prese con gli sforzi per rilanciare il colosso degli hamburger, sempre più in crisi, è stato costretto così ad un passo indietro. Al suo posto Chris Kempczinski, 51 anni, fino ad oggi Presidente di McDonald's USA. In quattro anni Easterbrook è riuscito quasi a raddoppiare il valore del titolo grazie a una ristrutturazione che ha puntato soprattutto sull'innovazione tecnologica e sul nuovo mercato delle consegne a domicilio.