La risposta israeliana all'attacco iraniano potrebbe arrivare alla fine delle festività per la Pasqua ebraica, quindi a fine mese, secondo le fonti di intelligence americana che smentisce anche categoricamente le informazioni arrivate dall'Egitto, secondo cui gli Stati Uniti avrebbero dato il via libera all'operazione di terra dentro Rafah in cambio di una risposta moderata israeliana contro l'Iran. Intanto le forze israeliane iniziano ad ammassare le truppe al confine con Gaza mentre America e Israele si sentono di nuovo telematicamente per discutere sui rischi umanitari che tale azione comporterebbe nei confronti del milione e mezzo di civili attualmente ammassati al sud di Gaza. Triplo fronte dunque, la guerra dentro Gaza incessante con la scoperta di una seconda fossa comune nei pressi dell'ospedale di Al-Shifa, il confine israeliano libanese dove scambi di fuoco costanti fanno crescere l'allerta nell'esercito israeliano che ha da poco completato un'esercitazione per una guerra ad alta intensità contro Hezbollah, infine l'Iran dove il responsabile della sicurezza nucleare iraniana avverte Israele. Se colpirete le nostre centrali nucleari, non solo risponderemo immediatamente ma saremo anche disposti a riconsiderare l'utilizzo dell'energia nucleare a disposizione di Teheran, ossia da scopi civili a quelli militari.