I timidi accenni di tregua tra Iran e Israele alimentano le speranze nella martoriata Striscia di Gaza. Nei prossimi due giorni potrebbero essere avviati i negoziati indiretti per il cessate il fuoco tra Hamas e Israele. Questo è l'annuncio del primo ministro del Qatar, Al Thani, che ha dichiarato di sperare che Israele non sfrutti la tregua con l'Iran per scatenare tutto ciò che vuole sulla striscia sotto assedio. Si unisce all'auspicio l'Autorità nazionale palestinese che esorta a includere nell'accordo di tregua con l'Iran anche il cessate il fuoco a Gaza, perché è urgente alleviare le sofferenze del popolo palestinese e porre fine alle uccisioni e alla carestia. E proprio dalla striscia devastata arrivano le voci degli abitanti stremati da fame, bombardamenti e da sete. A Gaza si continua a morire anche quando si cercano o si aspettano gli aiuti umanitari. Hamas parla di decine di vittime anche oggi. L'ONU denuncia che finora sono morte così più di 400 persone, è una carneficina, un abominio. Questo cibo ha il sapore del sangue, dice questo ragazzo ferito mentre cercava di trovare i viveri per la famiglia, mentre il Comitato internazionale della Croce Rossa ha annunciato che un membro del suo staff è stato ucciso domenica, prestava soccorso nell'ospedale da campo di Rafah, è il quinto dal 7/10. Non dimenticare Gaza è il messaggio lanciato anche dal presidente turco Tayyip Erdogan, che evidenzia che la questione palestinese, che è la radice di molti problemi in Medio Oriente, deve essere risolta il prima possibile. .