Terza giornata di bombardamenti incessanti sulla striscia di Gaza, decine di morti inclusa un'intera famiglia di 11 persone, 7 di loro bambini. 17 gli operatori umanitari morti in due giorni, mentre un altro ospedale al nord di Gaza, quello indonesiano, annuncia la sua chiusura a causa delle azioni militari in corso. Nemmeno 24 ore prima si è tenuta una riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza dell'ONU dove Volker Turk, il capo dei diritti umani delle Nazioni Unite, ha affermato che l'ONU ha registrato 136 attacchi israeliani su 27 strutture sanitarie a Gaza causando morte e distruzione significative. Mentre Israele giustifica tali attacchi per via della presenza di gruppi armati palestinesi in tali strutture per scopi militari Turk ha dichiarato che Israele non ha supportato tali affermazioni con prove sostanziali. Hamas pubblica un video in cui si vede un ostaggio israeliano, Liri Albag, sentinella dell'esercito di Israele sequestrato il 7 di ottobre, chiedere un cessate il fuoco al proprio governo, video che riporta in protesta le piazze anti- Netanyahu in tutto il paese. Sullo sfondo della tragedia i negoziati a Doha, silenziosi e discreti. Fonti americane ed israeliane affermano che il governo di Israele stia pensando di ridurre fortemente l'ingresso degli aiuti umanitari dentro Gaza come arma contro Hamas una volta che la nuova amministrazione di Trump sarà al governo. Questo perché Biden da ottobre aveva minacciato Israele di interrompere gli aiuti militari se non avessero fatto entrare almeno 350 camion al giorno dentro la striscia. Oggi di camion ne entrano circa 65 al giorno ma ciò nonostante il presidente degli Stati Uniti Joe Biden sta preparando un accordo sulle armi da $8 miliardi con Israele che include la vendita di munizioni per aerei, elicotteri d'attacco e artiglieria. Il pacchetto di armi andrebbe ad aggiungersi alla cifra record di almeno $17,9 miliardi in aiuti militari che gli Stati Uniti hanno fornito a Israele dal 7 ottobre 2023, ossia dall'inizio di questo nuovo capitolo del conflitto israelo-palestinese.