Prima l'incredulità poi il dolore e la disperazione. Radunati davanti ad una moschea una parte del paese, i sostenitori di Hezbollah piangono la morte del leader Hassan Nasrallah. Nei quartieri sciiti è lutto mentre restano in silenzio gli arabi cattolici. Intanto continuano a bruciare edifici e palazzi, colpiti dagli attacchi israeliani e va avanti l'offensiva aerea, si moltiplicano gli sfollati, intere famiglie, oltre 200.000 per l'UNHCR, gli ospedali sono al collasso. L'esercito libanese schierato nella capitale Beirut, pronto ad intervenire in caso di disordini dopo la notizia dell'uccisione di Nasrallah. La stampa locale riporta di diverse manifestazioni spontanee che attraversano le strade della città in onore del leader di Hezbollah. Dalle abitazioni si sentono urla e pianti al grido, siamo tutti Nasrallah.