Per molti la soluzione è scappare in Armenia. Sempre più iraniani lo fanno, raccontano dal valico di Agarak confine montagnoso dell'Iran con l'Armenia, a 136 chilometri a nord della sesta città più grande dell'Iran, Tabriz. Qui solitamente la maggior parte del traffico è costituito da camionisti iraniani che s'avventurano verso nord o da armeni locali che si dirigono a sud del confine per acquistare merci iraniane a basso costo. Adesso questa linea di confine lunga solo 44 chilometri è diventata una delle poche vie di fuga affidabili per chi fugge dal paese. Questa donna con doppia cittadinanza iraniana e canadese racconta di essere andata a trovare il padre malato a Teheran e di voler tornare in Canada passando per la capitale dell'Armenia Erevan. Il confine si trova a 386 km ma il viaggio che si snoda lungo una strada di montagna a tornanti dura circa otto ore e c'è chi specula, i tassisti della vicina città di Meghri hanno triplicato le loro tariffe per il viaggio, portandole a 220 $ per auto. Intanto le vittime dei bombardamenti israeliani su Teheran dall'ospedale ripercorrono i terribili istanti in cui sono stati colpiti dai frammenti delle esplosioni. Sono stata scaraventata contro il muro, ci racconta questa donna, non so quanto sono rimasta incosciente, racconta, per fortuna il mio vicino di casa mi ha portato in ospedale. Un'altra vittima ferita che ha assistito agli attacchi contro un deposito di petrolio ha chiesto una forte rappresaglia. Se ci colpiscono due volte dice dovremmo rispondere 10 volte. Secondo i dati del Ministero della Salute di Teheran i morti dal 13/6 sono stati almeno 430 e 3.500 i feriti in Iran e mentre in piazza si continua a protestare, Iran Human Rights fa sapere che dall'inizio dell'attacco di Israele all'Iran, la Repubblica Islamica ha arrestato almeno 223 persone con l'accusa di collaborazione con Israele. .