Forti raid israeliani, nel sud del Libano, chiudono la giornata mediorientale di grande tensione, dopo la morte di due israeliani colpiti dai razzi di Hezbollah. Rimangono oltre 80mila sfollati israeliani dal nord del paese. Nel Mar Rosso secondo attacco da parte degli Stati Uniti e Gran Bretagna contro una base Houthi nello Yemen. Ma sia loro che Nasrallah, Il leader di Hezbollah, dichiarano di non voler indietreggiare finché la guerra dentro Gaza continua. E questo contribuisce a mettere pressione al governo israeliano e la comunità internazionale con un grande attore che scende in campo, la Cina, che chiede apertamente insieme all'Egitto un immediato cessate il fuoco e la creazione di uno Stato palestinese. Nei primi 100 giorni di conflitto quasi 24mila persone sono morte nell'enclave palestinese, stando alle stime di Hamas, secondo l'esercito israeliano 90mila morti sono affiliati ai gruppi militari armati responsabili dell'attacco del 7 di ottobre, ma qualora fosse mai possibile eliminare Hamas, la strada sembra ancora così lunga che iniziano ad evidenziarsi sempre di più fratture interne anche su come emarginare Hamas in Cisgiordania. Per la prima volta il Ministro della Difesa Gallant critica apertamente i continui attacchi del primo ministro contro l'autorità palestinese. Benjamin Netanyahu, alla vigilia dell'approvazione del nuovo bilancio, continua anche a sostenere l'operazione militare dentro Gaza come soluzione migliore per riportare a casa gli ostaggi, ma aumenta il malumore delle famiglie degli ostaggi stessi che per tutto il fine settimana hanno chiesto con sempre più forza al governo di cambiare strategia e accettare un accordo per riportare a casa i propri cari. E qui, a Tel Aviv, nella piazza degli ostaggi per la prima volta interviene infatti il leader dell'opposizione Lapid, chiedendo di nuovo apertamente le dimissioni del Primo Ministro Benjamin Netanyahu all'evento conclusivo che demarca i primi 100 giorni di prigionia delle oltre 100 persone che ancora si trovano sequestrate all'interno della striscia di Gaza dal 7 di ottobre.