Sesta tornata di scambi tra ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi. Nonostante i ripetuti appelli della Croce Rossa internazionale per dei rilasci in forma privata e dignitosa, l'occasione è stata sfruttata da entrambe le parti per mandare chiari messaggi propagandistici. Da un lato i tre uomini israeliani con doppie cittadinanze, americana, russa e argentina sono saliti su un palco addobbato da una scritta: Nessuna emigrazione se non per tornare a Gerusalemme. Un riferimento al rifiuto da parte di Hamas del piano americano per evacuare Gaza dai propri residenti. Dall'altra i 369 detenuti palestinesi, 24 con pene ergastolane per attentati terroristici e 333 di loro catturati dall'esercito israeliano durante arresti di massa nel corso della guerra sono stati fotografati dalla polizia carceraria indossando una maglietta con la stella di David e la scritta: Non dimenticheremo e non perdoneremo. In questo clima aleggia l'incertezza intorno alla fragilità di questa tregua. Sui propri canali social. Donald Trump ricorda l'ultimatum lanciato ad Hamas e non eseguito dal gruppo palestinese, la liberazione di tutti gli ostaggi. Trump rinnova anche il suo sostegno ad Israele, dicendo che appoggerà ogni decisione israeliana in merito al mancato rispetto dell'ultimatum americano. Benjamin Netanyahu convoca una riunione di sicurezza per discutere di questo e del prosieguo delle trattative diplomatiche in merito alla fase due: trattative in ritardo al momento di oltre 10 giorni. .