"Abbiamo bisogno del cessare il fuoco, abbiamo bisogno di Kerem Shalom che sia aperto, oltre quello il carburante non è mai sufficiente, cioè almeno ci servirebbero 160mila litri di carburante al giorno. Adesso quello ne stanno entrando solo 100mila, 129mila durante la pausa, che è meglio di niente devo dire, però non è sufficiente. Perché ci serve il carburante? Per i nostri camion, per le nostre operazioni e tenete conto che dall'11 ottobre non c'è più elettricità a Gaza, non funziona più, quindi ospedali, panifici, i nostri rifugi, nostri centri, tutto con il carburante sta funzionando, con i generatori, quindi è assolutamente essenziale per l'operazione, ma anche per produrre l'acqua potabile che non c'è a Gaza". "Israele sostiene che questo consentirebbe a Hamas di riorganizzarsi, l'ingresso del carburante nella Striscia". "Io non ho sentito nessun accusa in questi giorni che quello che sta entrando o quello che è entrato è andato ad Hamas, no, perché le cose le abbiamo prese noi direttamente, il carburante viene direttamente gestito da i nostri impiegati, nei nostri camion e direttamente va nelle strutture che sono utilizzate per scopo umanitario, quindi, per ora, a noi non ci risulta che il carburante che ci è arrivato è andato ad Hamas e nessuno l'ha detto".