Nihil obastat, nulla osta. Questo il pronunciamento sui fenomeni spirituali di Medjugorje, una nota sulla meta di pellegrinaggi da tutto il mondo e con un indotto complessivo attorno agli 11 miliardi firmata dal Cardinale Victor Manuel Fernandez e da Monsignor Armando Matteo, prefetto e segretario per la sezione dottrinale del dicastero per la dottrina della fede. È arrivato il momento di concludere una lunga e complessa storia, esordisce il Cardinal Fernandez, che spiega il concetto intorno al quale ruota il pronunciamento. "Un fenomeno spirituale che accade nel cuore del popolo, questo si guarda, piuttosto che una conclusione sull'origine soprannaturale o meno del fenomeno. Si analizza il fenomeno che oggi possiamo constatare e analizzando questo fenomeno che oggi possiamo constatare nel popolo di Dio, si arriva a una conclusione pastorale". Un nulla osta prudenziale, in sostanza, da un lato non riconosce formalmente la sopra naturalità delle apparizioni, dall'altra permette ai fedeli di non sentirsi in difetto a frequentare Medjugorje. Un via libera al culto Insomma ma non andare a Medjugorje per incontrare coloro che vengono definiti i presunti veggenti. E non è nemmeno consigliato, dice Fernandez. Papa Francesco aveva usato parole che avevano fatto discutere sulle modalità di queste apparizioni, non credo una Madonna postina, aveva detto durante il volo di ritorno da un viaggio apostolico, intendendo orari e indicazioni specifiche che sarebbero stati riferiti. Dunque nessun aspetto soprannaturale ma presunti messaggi e presunti veggenti. Insomma un pronunciamento atteso ma prudente.