Settimane di tensioni tra la KBA, l’autorità di omologazione dei veicoli tedesca, e la Daimler. Poi, alla fine, è stata raggiunta un’intesa. Il gruppo Mercedes-Benz richiamerà 774.000 veicoli perché, secondo un’indagine della KBA, i motori a gasolio utilizzerebbero sistemi di controllo non autorizzati. I veicoli in questione sono i modelli GLC 220 d e la Mercedes C 220 d: si tratta di due modelli Euro 6. Recentemente la motorizzazione tedesca aveva imposto il richiamo di 4.900 esemplari del modello Vito, il furgone della Mercedes, per la stessa ragione. Solamente una parte dei veicoli che dovranno essere adattati alle norme sulle emissioni è stata venduta in Germania, 238.000 esemplari. Gli altri 536.000 sono in circolazione in altri paesi. L’accordo raggiunto tra il Governo tedesco e l’amministratore delegato della Daimler è frutto di una delicata mediazione. Nelle scorse settimane, il gruppo tedesco si era detto pronto a ricorrere in tribunale contro un provvedimento del genere, respingendo le accuse mosse a suo carico. Ma, secondo la KBA, i sistemi di controllo adottati nei tre modelli sotto indagini permetterebbero le emissioni di sostanze inquinanti fuori dai limiti consentiti dalla legge, senza che possano venire scoperte. La decisione di Berlino è così l’ultimo tassello in una campagna intrapresa ormai da tempo che punta, nel corso dei prossimi anni, a ridurre sempre di più la diffusione delle auto alimentate a diesel, ritenuto più inquinante della benzina, come dimostra anche la delibera del Comune di Milano che metterà al bando i diesel Euro 1, 2, 3 e 4 dal 2019.