70 anni, oltre la metà passati alla ribalta della politica europea, la cancelliera di ferro Angela Merkel si racconta in un libro e parla dei tanti leader conosciuti, protagonisti allora come oggi dello scacchiere internazionale come Putin, Trump e su Silvio Berlusconi smentisce, "non chiesi io la sua testa". Merkel pensiero a tutto camp, un'analisi del mondo oggi usando, usando le lenti del passato e per questo evidenziando gli allert. Non risparmia preoccupazioni su Putin e l'Ucraina, "io conoscevo molto bene le intenzioni", dice, "Putin le ha sempre espresse sia pubblicamente che nei colloqui riservati". Nel corso degli anni Merkel ha trattato con Putin, sino alla rottura degli argini con l'invasione, "Putin non è mai stato un amico dell'Europa", dice. Al contrario Silvio Berlusconi, Merkel, l'ha sempre considerato un sostenitore dell'Europa capace di grandi mediazioni e compromessi, "cosa assolutamente impossibile per il presidente americano Trump", dice Merkel che non accetta le situazioni win-win, dove entrambi partner di un accordo ottengono vantaggi, per lui o l'uno o l'altro deve ottenere un profitto, un'idea che la preoccupa molto per il futuro dell'Europa, il suo consiglio: la cosa più importante è cooperare con Trump, nonostante i rapporti personali siano stati più che tesi, Merkel suggerisce di cooperare da partner forti, rappresentanti dell'Unione Europea liberi da paure e sicuri di se difendendo in modo chiaro i propri interessi.