Gli ultimi istanti della torre prima del crollo sono come un film dell'orrore, tremolanti e in bianco e nero. Sono le immagini riprese dalla telecamera di sorveglianza dentro l'appartamento 711 di Michael e Rosy che fortunatamente all'1:22 della notte tra mercoledì e giovedì scorso non erano in casa. Da più di un secolo questa è una delle località di vacanza più popolari degli Stati Uniti dove si costruiscono palazzi fronte mare dalla vista mozzafiato sempre più alti. Ma Miami Beach è anche dal punto di vista geologico un'isola fragile con un fondale basso, sabbioso e mobile. Una ricerca dello scorso anno dell'università della Florida evidenziava che il sobborgo di Surfside in particolare soffriva di subsidenza ovvero di cedimenti del terreno. "Sappiamo tutti cosa sia, qui siamo così vicini all'oceano, tutti questi palazzi sono soggetti ad allagamenti nei piani interrati." Anche se da solo quel fenomeno non sarebbe in grado di far crollare un palazzo e del resto di simili costruzioni lungo la spiaggia ce ne sono decine. Problemi del genere, ci spiega Lorenzo, si verificano più spesso nel centro della Florida non certo a Miami dove anche per la frequenza degli uragani i controlli sulla stabilità degli edifici sono stringenti. Quello crollato costruito nel 1981 stava per affrontare i periodici lavori di ristrutturazione e manutenzione. "Stavano ricostruendo qualcosa e avevano lasciato materiali pesanti sul tetto. Dagli anni 90 avevano avuto problemi con il terreno insomma stavano affondando. Qualcun altro racconta che gli inquilini si erano lamentati per le vibrazioni causate dalla costruzione del nuovo grattacielo sorto accanto. "Il mio palazzo è quattro anni più vecchio, abbiamo pure le stesse finestre e anche noi siamo sull'acqua adesso ho paura non riesco più a dormire. Ora in città è stata ordinata un'ispezione straordinaria di tutti i palazzi più alti di sei piani che abbiano oltre 40 anni.