Stretta dell'Europa sull'immigrazione. Il Consiglio Ue disegna le nuove regole che riscrivono il diritto di asilo e i rimpatri. Tra i regolamenti su cui i ministri dell'interno europei hanno trovato l'intesa raggiunta con la maggioranza qualificata a votare no Spagna, Grecia, Francia e Portogallo. Nel primo si definisce il concetto di paese sicuro dove è assicurata la protezione fondamentale dei diritti del migrante. Segue la nuova lista comune che stabilisce paesi di origine sicuri. Entrano Bangladesh, Colombia, Egitto, India, Kosovo, Marocco e Tunisia, oltre a quelli con il processo di adesione all'UE e senza conflitti armati in corso. Nel terzo regolamento si stabiliscono i criteri in base ai quali una domanda di asilo sarà accettata o respinta. Le nuove procedure prevedono un esame accelerato. delle domande di protezione internazionale o la possibilità che l'istanza venga esaminata in un paese terzo extra Ue, dove sono transitati. L'intesa sarà approvata in via definitiva dopo il passaggio al Parlamento europeo ed è attesa che entri in vigore da giugno 2026 di grande soddisfazione parla Carlo Fidanza, capo delegazione di Fratelli D'italia e CR al Parlamento europeo e la. ferma che l'italia guidata da Giorgia Meloni ha fornito una linea chiara e coerente all'europa esulta anche il ministro Dell'interno Matteo Piantedosi. La svolta chiesta dal governo italiano c'è stata. I centri d'albania si ricandidano ad essere attivi su tutte le funzioni per le quali sono stati concepiti. Italia, primo esempio di applicazione degli hub per i rimpatri, un rilancio in piena regola del modello. Albania, dunque, che trova l'opposizione sulle barricate per l'eurodeputata del Pd Cecilia Strada siamo di fronte alla definitiva esternalizzazione delle frontiere, alla sospensione dei diritti. Il Movimento cinque Stelle parla di fine del diritto di asilo europeo, mentre per Riccardo Magi di più Europa l'accordo raggiunto a Bruxelles è un obbrobrio giuridico. Silvana Versa Sky Tgventiquattro. .























