27 esseri umani, compresi i tre bambini, naufragati in questo tratto di mare. 27 esseri umani che, con la loro tragica morte, accendono la tensione tra i due Paesi che si affacciano sulla Manica, pronti a rimpallarsi le responsabilità della strage. Una questione quella dei migranti che torna dunque ad infuocare questa parte del vecchio continente, dove il Premier britannico Boris Johnson propone, provocatoriamente, di mettere in atto un accordo bilaterale di riammissione con la Francia per consentire il rimpatrio di tutti i migranti illegali che attraversano la Manica. È il Presidente Emmanuel Macron che lo critica aspramente, definendo il suo atteggiamento e la sua proposta non seri. Sono sorpreso non si comunica tra leader con messaggi pubblici e via Twitter, ha detto il Presidente Francese, sottolineando che domenica ad un summit di Calais sui migranti, è stato ritirato l'invito all'esecutivo britannico, facendo dunque saltare il previsto incontro tra i ministri dell'interno di Londra e Parigi. Immediata la replica con cui il Regno Unito chiede la revoca della decisione affermando che nessuna Nazione può affrontare da sola la crisi e che, è dunque nell'interesse francese riconsiderare la propria scelta. Intanto però a Calais cresce la protesta; nella notte un gruppo di persone si è raccolto per commemorare le vittime e chiedere un trattamento umano per i migranti, dopo 30 anni di quelli che i manifestanti hanno definito annunci a vuoto dei leader che si sono susseguiti nei due Paesi.