New York, Londra, Madrid, Bruxelles, Lisbona e tanti altri. Sono i luoghi in cui il movimento di Comunione e Liberazione organizzerà incontri per parlare della speranza di pace in Ucraina. Vi chiedo un aiuto concreto per questo tempo, aveva detto Bergoglio a ottobre ai centomila di CL radunati in Piazza San Pietro a cento anni dalla nascita del fondatore Don Luigi Giussani, accompagnatemi nella profezia per la pace perché il mondo sempre più violento e guerriero mi spaventa mi spaventa, mi spaventa davvero. E il primo di questi incontri si è tenuto a Roma all'Università Urbaniana. Interventi del direttore di avvenire, Marco Tarquinio, del Presidente della fraternità di CL, Davide Prosperi e del segretario per i rapporti con gli Stati della Santa Sede, l'equivalente di un ministro degli Esteri del Vaticano Monsignor Paul Richard Gallagher, che al termine non si sottrae alle domande. "La diplomazia vaticana è molto attiva. Ha l'impressione che si muova, si possa muovere qualcosa sull'Ucraina a breve?" "Francamente non mi aspetto tantissimo. È vero che siamo attivi diciamo in questi fori, qua, a parlare, discutere, incontrare persone in Vaticano e ricevere delle visite, ambasciatori, però il clima nel conflitto non è un clima molto aperto in questo momento, però noi rimaniamo sempre disponibili." "Il Capo dell'Ufficio di Presidenza dell'Ucraina pochi giorni fa proprio a Sky Tg24 ha detto che è giunto il momento per il Papa di andare a visitare l'Ucraina. Pensa anche lei che sia giunto il momento?" "No, credo che per il momento il Papa tiene sempre presente questo invito però il Papa vorrebbe, credo, compiere questa visita al momento più opportuno e per il momento non sembra che sia questo il momento.".