Un bombardamento nell'area umanitaria di al-Mawasi, il più grande e popoloso campo profughi dentro Gaza, nato dall'inizio dell'attuale conflitto in corso, uccide 11 persone. L'esercito israeliano conferma di aver autorizzato l'attacco per eliminare il Direttore Generale della polizia di Gaza, ed il suo vice Hussam Mustafa Shahwan, accusato di essere il capo dell'intelligence di Hamas. Deceduti entrambi insieme a 8 civili, tra cui 3 bambini. Nelle stesse ore e nello stesso campo, muore per ipotermia il settimo bambino in una settimana, mentre bombardamenti nel centro di Gaza uccidono, secondo fonti palestinesi, anche 8 membri di un comitato locale che lavorava per la messa in sicurezza degli aiuti alimentari, sempre più assaltati da bande criminali, come effetto dello smantellamento della polizia di Gaza. Le tensioni aumentano all'interno della provata società palestinese. Le Nazioni Unite hanno condannato la decisione dell'ANP di sospendere la licenza del network qatariota Al Jazeera nei territori palestinesi occupati in Cisgiordania, giudicandola un grave attacco alla libertà di stampa. Da parte sua, il governo palestinese ha accusato Al Jazeera di disinformazione e destabilizzazione delle dinamiche interne. In precedenza Al Jazeera era stata bandita dall'esercito e dal governo israeliano. Sia in Israele che nella Cisgiordania occupata. Quando il bando israeliano, in Cisgiordania non è stato rinnovato, l'Autorità Nazionale Palestinese ha deciso di prendere in mano la situazione. Al Jazeera ha rigettato e le accuse, ritenendo di essere stata punita per il lavoro giornalistico che compie, specificatamente, in questi giorni a Jenin, dove sono in corso, da settimane, raid della polizia palestinese che hanno ucciso almeno 11 persone tra cui una giornalista, prendendo di mira anche chi si limita a criticare l'Autorità sui social media.