Ore di tensione in Israele dopo l'allerta su un possibile attacco iraniano di rappresaglia dopo il bombardamento all'ambasciata iraniana a Damasco, attribuito ad Israele, scaturite dopo il malfunzionamento dei sistemi di navigazione satellitare in tutto il Paese per qualche ora. Fonti dell'agenzia di stampa Reuters, però, fanno sapere che al momento Teheran sta lavorando principalmente su un principio di deterrenza militare, nel tentativo di tentare una limitazione per la già avanzata escalation in corso nella regione mediorientale intorno alla guerra dentro Gaza. Ma la situazione è volatile e potrebbe cambiare in qualsiasi momento. Non aiutano i problemi di politica interna al Governo di Benjamin Netanyahu, con il suo principale rivale politico Benny Gantz che per la prima volta ha chiesto al Premier di fissare una data per le elezioni anticipate, possibilmente a settembre. Richiesta respinta, al momento, al mittente. Ma Gantz è anche membro del Gabinetto di guerra e, conseguentemente, capace di staccare la spina al Governo togliendo l'appoggio del suo partito. L'instabilità politica non aiuta nemmeno le trattative per il cessate il fuoco, con Osama Hamada, ufficiale di Hamas, che da Beirut fa sapere che non ci sono progressi diplomatici e che il movimento islamista non accetterà niente di meno di un cessate il fuoco definitivo. Intanto media israeliani hanno pubblicato un'inchiesta dove si accusa l'esercito israeliano di aver affidato all'intelligenza artificiale i bombardamenti dentro Gaza delle prime settimane di guerra, con un controllo quasi minimo da parte dei comandanti in carica, accettando un 10% di margine di errore e definendo come danno collaterale fino a 20 civili per ogni presunto membro di Hamas colpito.