Ha uno degli eserciti più forti in Medio Oriente pur non essendo uno Stato ed uno dei partiti politici più influenti in Libano. Il movimento sciita Hezbollah, letteralmente "partito di Dio", domina il Sud del Libano, partecipa attivamente, col suo peso politico e militare, alla vita politica di Beirut e ha un obiettivo dichiarato: Combattere lo Stato di Israele fino alla vittoria, attaccandolo dal suo confine settentrionale. La potenza politica e, specialmente, militare di Hezbollah ha una fonte chiara: l'Iran degli Ayatollah, di cui il "partito di Dio" libanese è diretta emanazione. Fu Khomeyni a volere la formazione del gruppo, riferimento principale dell'estremismo sciita libanese. Di fatto, quindi, Hezbollah è una succursale armata dell'Iran in Libano, politicamente e socialmente organizzatissima. È così che, da una parte, Teheran riesce a influire pesantemente sugli equilibri politici di Beirut e, dall'altra, senza entrare in diretto conflitto con Israele, pone una continua pressione militare sullo Stato ebraico. Nel 2006, a seguito di un attacco e del rapimento di due soldati israeliani, Hezbollah ed Israele sono entrati in un conflitto aperto. In quell'occasione gli sciiti libanesi sono stati in grado di mettere sotto scacco lo Stato ebraico per più di un mese, colpendo con i loro Katiuscia non solo le cittadine israeliane vicino al confine ma anche Haifa, la terza città d'Israele lontana decine di chilometri. A 17 anni di distanza l'arsenale Hezbollah è notevolmente aumentato. Secondo i dati del Centro Studi Israeliano INSS, avrebbero a disposizione circa 150.000 razzi e missili, di questi circa un quinto sarebbero in grado di colpire in tutta Israele, Tel Aviv compresa. Una guerra diretta con Hezbollah sarebbe devastante per lo Stato ebraico, nonostante il sistema Iron Dome. E lo sarebbe altrettanto per il Libano. Se gli Hezbollah attaccassero le città israeliane, Gerusalemme non potrebbe non rispondere contrattaccando anche su Beirut Sud, dove ha sede il loro quartier generale, come già successo nel 2006, e a quel punto l'allargamento del conflitto in Medio Oriente sarebbe fuori controllo. È questo il principale timore della comunità internazionale. È questo il potere che il "partito di Dio" ha, al momento, sul futuro della Regione.