Quinto decesso per ipotermia in sei giorni nella Striscia di Gaza, ancora una volta la vittima è un neonato di nemmeno un mese di vita mentre il fratello gemello sempre per il freddo rimane in terapia intensiva all'ospedale di Al-Aqsa. La famiglia vive per strada senza poter contare nemmeno sul riparo di una tenda. Oltre 20 morti per i bombardamenti israeliani incluse sette persone nell' ospedale di Al-Wafaa, a Gaza City. Israele sostiene che la struttura non sia più utilizzata come struttura medica e ritiene di aver colpito un commando di Hamas operante al suo interno. La stampa locale descrive invece l'ex ospedale come un posto dove venivano fornite cure di primo ausilio alla popolazione più fragile. Anche l'ospedale Al-Ahli è stato colpito da colpi di artiglieria, spavento soprattutto tra i pazienti ammessi dopo essere stati evacuati a forza dall'ospedale Kamal Adwan nel Nord di Gaza, lì l'esercito israeliano aveva fatto irruzione 48 ore prima e arrestato 240 persone, con l'accusa di aver legami con Hamas o Jihad Islamica. Tra gli arrestati il Direttore dell'ospedale: Abu Safia. A Gaza ci sono circa un milione di persone necessitanti cure mediche ma la metà degli ospedali è oramai inagibile. Quelli che restano sono solo parzialmente funzionanti. Media arabi parlano di attività militari israeliane anche fuori dall'enclave palestinese, in Siria un'esplosione in un deposito di armi dove hanno perso la vita 11 persone viene attribuita ad Israele dalla stampa locale. Sono quasi 500 i bombardamenti israeliani sulla Siria dalla caduta di Bashar al-Assad. Poi nel Sud del Libano media locali parlano di bombardamenti israeliani nella Valle della Beqa', secondo dichiarazioni rilasciate alla stampa israeliana stessa l'esercito sta valutando di restare nel Sud del Libano sostiene per ragioni di sicurezza, oltre lo scadere dei 60 giorni di cessate il fuoco concordati con il Governo libanese.