Un patteggiamento-monstre per chiudere il più grande scandalo sessuale della storia del cinema recente. Harvey Weinstein avrebbe raggiunto con il Procuratore Generale di New York un accordo da 44 milioni di dollari per risolvere l'azione legale intentata nei suoi confronti da alcune donne che lo accusano di abusi sessuali. Secondo il Wall Street Journal l'intesa non è stata ancora finalizzata, ma 30 milioni di dollari andrebbero ripartiti tra alcune accusatrici, creditori dell'ex studio di produzione cinematografica di Weinstein ed ex dipendenti. Il resto della somma sono spese legali per il pool di Avvocati che difende l'ex re di Hollywood. L'accordo comprenderebbe tutte le cause intentate in sede civile contro l'ex produttore, ma ovviamente non copre i procedimenti penali a suo carico. Il processo per stupro si aprirà, infatti, a settembre. Davanti al Giudice Weinstein deve rispondere, però, solo di due episodi, uno risalente al 2006 e uno al 2013. Se condannato rischia il carcere a vita. Lo scandalo scoppia lo scorso anno, quando uno dei più potenti produttori di Hollywood finisce al centro delle accuse da parte di attrici e aspiranti tali per presunte molestie e abusi sessuali. Sono oltre 80 le donne che raccontano di aver subìto avance, approcci e tentativi di violenza. Il sesso è il prezzo da pagare per avere una particina o vedersi spalancare la porta verso una carriera brillante. Testimonianze che squarciano così il velo sulle presunte molestie nel mondo patinato di Hollywood, aprendo la strada al movimento femminista Me Too.