Montano i dubbi sulla morte di Isak Andic, l'imprenditore che ha creato il marchio di moda spagnolo Mango, inizialmente ritenuta accidentale. Il figlio Jonathan sarebbe indagato per omicidio, ma gli inquirenti non confermano. Era il 14 dicembre del 2024, quando l'uomo, 71 anni, precipitò per oltre 100 metri lungo il sentiero di Montserrat in Catalogna, con lui c'era il figlio di 44 anni. Morì quasi sul colpo. Ad alimentare i dubbi degli investigatori alcune dichiarazioni contraddittorie dell'erede, oltre che la testimonianza della compagna dell'imprenditore, Estefania Knuth. La donna avrebbe riferito agli inquirenti di un rapporto complesso e teso tra padre e figlio, diventato presidente dell'azienda, mentre le sue sorelle sono vicepresidenti. Troppo semplice il sentiero per giustificare la tragedia. Jonathan, ascoltato due volte come testimone al tempo dei fatti, avrebbe raccontato che camminava alcuni metri più avanti rispetto al padre e di aver realizzato poi della caduta. Il luogo in cui il possibile indagato aveva dichiarato di aver parcheggiato l'auto non corrisponderebbe a quello effettivo, mentre alcune fotografie che aveva negato di aver scattato sarebbero state invece trovate nel suo telefono. La famiglia ha dichiarato che continuerà a collaborare, come ha fatto fino ad ora, con le autorità competenti, confidando che il processo si concluda il prima possibile dimostrando l'innocenza di Jonathan. Isak Andic fondò Mango nel 1984. Oggi l'azienda conta circa 2.850 negozi e oltre 16.000 dipendenti. Al momento della morte la fortuna era stimata da Forbes in 4,5 milioni di dollari. .























