Cordoglio in Medio Oriente per la morte di Papa Francesco che aveva visitato la Terra Santa nel 2014. Così il patriarca di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, ricorda il Papa e il suo impegno per la pace. Il capo di Stato israeliano, Isaac Herzog, ricorda il pontefice come un uomo di sconfinata compassione, che considerava di grande importanza promuovere forti legami con il mondo ebraico. Il Papa si è schierato in più occasioni contro l'antisemitismo e dall'inizio del conflitto, a Gaza, ha ripetutamente chiesto la liberazione degli ostaggi israeliani, invitandone le famiglie in Vaticano. Sono parole importanti quelle pronunciate dal capo di Stato israeliano, già che più volte il governo di Israele ha espresso il proprio malumore in merito alla costante pressione vaticana per il raggiungimento di un cessate il fuoco nell'enclave palestinese, dove ogni giorno nella parrocchia cattolica di Gaza City arrivava una chiamata proprio da Papa Francesco per informarsi sulle condizioni di salute dei parrocchiani e del clero. Il Presidente dell'Autorità palestinese Mahmud Abbas ritrae il defunto pontefice come un amico fedele del popolo palestinese, ricordando come il Vaticano abbia riconosciuto lo stato della Palestina già nel 2013. Il gruppo palestinese al potere dentro Gaza, Hamas, descrive il Papa come un fermo sostenitore dei diritti del popolo palestinese, la cui perdita lascia un vuoto difficile da colmare. Cordoglio anche dall'Egitto, dall'Iran e dagli Emirati Arabi Uniti, dove Papa Francesco è stato il primo pontefice a celebrare una messa in Medio Oriente. .