Ari Behn, scrittore ed ex genero del re di Norvegia, è morto suicida a 47 anni. Pittore, autore di tre romanzi e di un'opera teatrale. Nel suo ultimo lavoro, inferno, raccontava la sua lotta contro il disagio mentale. Nel 2017 era stato uno degli accusatori di Kevin Spacey. Attore due volte premio Oscar, finito nello scandalo MeToo, per presunti abusi. Behn denunciò che 10 anni prima l'attore lo aveva molestato toccandolo sotto un tavolo in modo inappropriato, dopo un concerto per il premio Nobel per la pace. Una denuncia che rimase tale, poche ore prima che si diffondesse la notizia della morte dello scrittore norvegese, Spacey aveva diffuso un video di auguri natalizii, in cui nei panni del Presidente Frank Underwood, da lui interpretato in House of Cards, raccontava che ora sta meglio, nonostante le difficoltà e che sta cambiando vita. L'attore che ha sempre negato gli abusi sessuali. Ora non è più incriminato, a luglio infatti sono state archiviate due denunce nei suoi confronti e l'accusatore di un terzo processo è morto.