La Russia decide di rispondere alle sanzioni europee anche colpendo rappresentanti istituzionali, leader parlamentari, uomini pubblici e giornalisti dell'Unione Europea. Mosca ha infatti deciso di vietare l'ingresso nei confini russi a tutti i principali rappresentanti dell'Unione e dei Paesi che si sono spesi per far applicare le sanzioni. Non solo, ma il Ministero degli Esteri russo ha annunciato che si riserverà di decidere altre risposte dure in caso di ulteriori decisioni ostili da parte dell'Europa. La misura arriva circa tre settimane dopo che tutti i Paesi dell'Unione Europea insieme ad altri erano stati bollati appunto come Nazioni ostili da parte della Russia. Mentre Putin e Mosca dimostravano tutto il loro risentimento nei confronti dell'Europa e delle Nazioni europee, qui a Bruxelles il Segretario generale della NATO, Stoltenberg, diceva di dubitare dell'annuncio russo di aver ridotto il numero di truppe dall'Ucraina. "Abbiamo sentito le recenti dichiarazioni che la Russia vuole diminuire l'impatto delle sue attività a Kiev e nel Nord dell'Ucraina. Ma la Russia ha ripetutamente mentito riguardo alle proprie intenzioni, quindi potremmo giudicare la Russia solamente sulla base delle sue azioni, non delle sue parole". La NATO, ha detto inoltre, di apprezzare l'impegno dell'Italia di aumentare le spese per la difesa. Stoltenberg ha voluto sottolineare l'importanza della scelta di Roma. "Io accolgo gli accordi italiani per aumentare, ulteriormente, le spese. Tutti i nostri alleati hanno aumentato la loro spesa, l'Italia fa la differenza perché avete un'economia forte e grande, quindi chiaramente qualsiasi aumento da parte dell'Italia può avere un impatto sulla spesa totale di difesa della NATO".