Martedì 1 aprile, a Mandalay, lunghe file di residenti aspettavano pasti tra le macerie causate dal terremoto di magnitudo 7.7 che ha colpito il Myanmar venerdì 28 marzo. La fila si districa tra edifici crollati, strade distrutte e fedeli musulmani in preghiera in un’area improvvisata accanto a una moschea danneggiata. Il sisma, il più potente da oltre un secolo, ha devastato anche la capitale Naypyidaw. Il bilancio è salito ad almeno 2.719 morti.
