Non si parla di colloqui di pace o di tregua. In Europa si discute di aiuti militari all'Ucraina e di fonti di energia russe. Il Parlamento tedesco ha approvato a larga maggioranza l'invio di armi pesanti direttamente dalla Germania all'Ucraina. È un passo avanti simbolico ed importante per un paese che dal dopoguerra non aveva mai fornito armi a paesi belligeranti e che per due mesi aveva evitato di dare a Kiev armamenti offensivi. Il supporto del Parlamento è stato sottolineato dal cancelliere Scholz, che aveva anticipato la decisione di aiutare più concretamente lo sforzo bellico ucraino. Intanto, in visita al Parlamento Europeo, il Segretario Generale della NATO Stoltenberg ha salutato con soddisfazione la probabile prossima adesione di Finlandia e Svezia nell'Alleanza Atlantica. Due paesi che per decenni sono stati fieri e gelosi della loro neutralità. "Spetta alla Finlandia e alla Svezia decidere se voler entrare nella NATO o no. Ma se decidono di voler presentare richiesta allora la Finlandia e la Svezia saranno accolti a braccia aperte all'interno della NATO, perché questi due paesi sono nostri partner e sono democrazie molto forti e mature". "I governi europei invece continuano ad interrogarsi su come risolvere il problema dei pagamenti delle forniture di gas russe che Mosca vuole siano fatti in rubli. Ma la maggior parte delle capitali dell'UE dice che invece questi pagamenti verranno fatti in euro o in dollari come è previsto dai contratti". Per questo si aspetta il consiglio straordinario dei ministri dell'energia previsto per lunedì prossimo. La commissione infatti ha chiarito che pagare direttamente in rubli sarebbe una violazione delle sanzioni alla Russia. Ma non è chiaro quanto sia invece lecito aprire intanto un conto presso la Gazprombank per effettuare i pagamenti che poi verrebbero riconvertiti in valuta russa.























