Navalnyj sarebbe stato avvelenato. È quello che sostiene La Charitè, l'ospedale di Berlino dove l'oppositore di Putin è ricoverato da venerdì. In un comunicato i medici hanno riferito che, dopo analisi approfondite hanno riscontrato segni di avvelenamento. La sostanza rintracciata dagli accertamenti clinici, sarebbe un inibitore della colinesterasi, una potente neurotossina. Navalnyj, si trova ora in terapia intensiva ed è ancora in coma farmacologico. Il suo stato di salute è grave, ma al momento non c'è un reale pericolo di vita. I medici russi che hanno curato Navalnyj durante il suo ricovero in Siberia hanno riferito di non aver trovato durante i loro test la tossina citata dall'ospedale di Berlino. Dura la reazione del governo tedesco. La cancelliera Angela Merkel e il Ministro degli Esteri Heiko Maas, hanno invitato Mosca ad aprire un'indagine in modo da assicurare la giustizia ai colpevoli. Anche l'alto rappresentante dell'Unione Europea per la Politica Estera Josep Borrell, ha chiesto che Mosca avvii un'indagine indipendente e trasparente. L'Unione condanna fortemente quello che sembra essere un attentato alla vita di Alexej Navalnyj.