Il Presidente ucraino Zelensky, parla da Odessa, dove è arrivato per la partenza delle prime navi cariche di grano. 25 milioni di tonnellate di grano e mais sono bloccate da mesi, ora le navi cargo sono pronte a partire, gli addetti del porto hanno lavorato a lungo per riempirle e arrivare preparati al semaforo verde. A una settimana esatta dagli accordi siglati dalla Russia e dall'Ucraina con Turchia e Nazioni Unite, gli ambasciatori dei paesi del G7 a Kiev, tra i quali l'italiano Pier Francesco Zazo, si sono recati nel porto di Chornomorsk, uno dei tre, dai quali dovrebbero riprendere le esportazioni di grano. Ufficialmente, spiega il responsabile del servizio umanitario delle Nazioni Unite, il ritardo è dovuto dalla definizione di alcuni dettagli fondamentali per l'operazione; come le procedure d'ispezione delle navi e le coordinate esatte dei corridoi, attraverso i quali dovranno transitare, ma l'ambasciatrice britannica a Kiev commenta: Opposta la lettura che arriva da Mosca In altre parole la Russia chiede che vengano rispettate tutte le parti degli accordi, ma finché pioveranno bombe sul sud dell'Ucraina sarà difficile garantire la sicurezza dell'operazione.























