Sull'enorme valanga dello Yalungri non è rimasto più nessuno. La squadra impegnata nell'operazione ha accompagnato anche i soccorritori nepalesi al Lodge. Mancano però cinque persone. Hanno partecipato a differenti spedizioni, i due italiani, Marco Di Marcello e Markus Kirchler, due nepalesi, Padam Tamang e Mere KArki, il tedesco Jacob Schreiber. Hanno cercato, marcato i punti, iniziato a scavare, nulla, la neve arriva fino a 10 metri. Sono stati individuati ramponi e brandelli di abbigliamento. In Nepal per l'ennesima missione una squadra italiana guidata dall'alpinista Agostino da Polenza, sul territorio il capo di Aviamea, Manuel Munari, e la guida alpina di Alagna Michele Cucchi. Torneranno via elicottero sul ghiacciaio con la luce. Il luogo è nel distretto di Dolaca, non lontano dal Monte Everest. Tenteranno una nuova ricerca con i rilevatori Recco. Se ci saranno riscontri certi, allora saranno coinvolti gli scipa per scavare. Diversamente l'area sarà marcata in attesa dello scioglimento della neve e la missione chiusa. La valanga si è staccata il giorno tre, il tempo di sopravvivenza sotto la neve è di 15 minuti. Sul posto nei giorni scorsi è stata rinvenuta la salma di Paolo Cocco, 42 anni abruzzese. Sul Panbari invece, a causa della stessa ondata di maltempo, sono morti Stefano Farronato e Alessandro Caputo, sommersi dalla neve. Sono tornati invece reperibili cinque italiani di Como, che da giorni non potevano inviare notizie, si trovavano in un'area senza segnale, concluderanno il loro cammino e torneranno in Italia. .























