La decisione presa, Israele occuperà la Striscia di Gaza. A riportarlo per prima è l'emittente israeliana Channel Twelve, citando fonti dell'ufficio del primo ministro di Israele. Benjamin Netanyahu è convinto che Hamas non rilascerà altri ostaggi senza avere in cambio la resa completa e che se non agirà ora, gli ostaggi moriranno di fame e Gaza resterà sotto il controllo di Hamas. Israele sceglie dunque di ampliare l'offensiva a Gaza e conquistare l'intera enclave. I militari combatteranno anche nelle aree che le forze armate avevano lasciato libere. L'iniziativa militare ha già ricevuto il via libera del presidente americano Donald Trump, secondo il sito israeliano Israele.net. I due leader sono convinti che Hamas non intenda realmente raggiungere un accordo. 600 ex funzionari israeliani avevano scritto al Presidente americano per chiedere di fermare la guerra, convinti che il movimento islamista non fosse più una minaccia. Il messaggio del primo Ministro di Israele è già stato trasmesso al capo di Stato maggiore, se non gli va bene, dice Netanyahu, allora dovrebbe dimettersi. A nulla sono servite le proteste dei parenti degli ostaggi, le condanne delle organizzazioni internazionali e le pressioni sul governo. Il Ministro degli Esteri israeliano vola a New York per partecipare a una sessione speciale del Consiglio di sicurezza dell'ONU sulla situazione degli ostaggi. Da quando Israele ha iniziato la sua campagna militare in risposta agli attacchi del 07/10/2023, oltre 60mila palestinesi sono stati uccisi. Le pesanti restrizioni imposte sugli aiuti nella Striscia di Gaza hanno provocato una carestia dilagante e dopo la decisione presa da Netanyahu, la sopravvivenza dei palestinesi, se possibile, è ancora più a rischio. .























