Dal Texas alla Louisiana, seguendo un filo rosso sangue. A Houston la polizia ha ispezionato la zona da cui proveniva Jabbar, il veterano 42enne autore della strage di Capodanno a New Orleans. Due matrimoni alle spalle, problemi finanziari e una conversione all'Islam. Jabbar ha fatto strage di civili, travolgendoli con un pick-up. È piombato sulla folla di Bourbon Street, arrivando dalla Canal aggirando le fragili barriere di protezione che proprio in questo periodo si stava provvedendo a rafforzare. Alla fine è stato ucciso dalla polizia, dopo aver ferito due agenti. Proprio la presenza di altro materiale esplosivo, oltre a quello in possesso del killer, spinge gli investigatori a ritenere che Jabbar avesse dei complici. Gli ordigni sarebbero stati assemblati in un Airbnb nel quale sarebbe divampato un incendio. Si indaga anche su possibili collegamenti con Las Vegas, dove un Cybertruck di Tesla è esploso davanti alle Trump Towers: un morto e sette feriti. L'uomo alla guida si chiamava Matthew Alan Livelsberger, militare come Jabbar, e in passato in servizio, pare, nella medesima base. La moglie non aveva sue notizie da diversi giorni. Tanto a Las Vegas quanto a New Orleans, i veicoli sono stati noleggiati tramite l'app Turo, una coincidenza forse, o forse no. Se i due eventi fossero meno circoscritti di quanto si pensasse, se addirittura fossero collegati, per le autorità si potrebbe concretizzare l'incubo di una cellula legata all'ISIS o perlomeno ispirata allo Stato islamico, in azione all'interno dei confini americani.