"Maria Corina Machado". Di lei si sa solo che si trova ancora in Venezuela, perché Maria Corina Machado ha deciso di restare e di continuare a combattere contro il regime di Nicolas Maduro, senza compromessi. Combattere democraticamente e pacificamente. In teoria non c'è alcun mandato nei suoi confronti, ma la sua ultima apparizione pubblica in un corteo, il 9/1 di quest'anno a Caracas, è stata interrotta da un arresto eseguito da agenti del regime, che sono però poi stati costretti a rilasciarla. La storia di Maria Machado è un coerente percorso che ha visto i primi passi da militante e fondatrice del movimento Sùmate-Partecipa, in funzione anti-Chavez. Con il suo movimento ha guidato una petizione per il referendum del 2004 sulla revoca del controverso Presidente. Di qui il suo percorso diventa una parabola ascendente, sempre sotto i riflettori. Siamo ai primi anni 2000. Viene ricevuta da George W. Bush nello Studio Ovale nel 2005, la BBC la fa entrare nella lista delle 100 donne più influenti del pianeta. Sempre in prima fila per la difesa dei diritti civili e umani, si candida al Parlamento venezuelano e nel 2010 raggiunge il record assoluto di preferenze. Come parlamentare la sua vita si interrompe 4 anni dopo, quando viene destituita per la presunta violazione delle leggi venezuelane dopo aver accettato l'incarico di ambasciatore supplente di Panama presso l'OAS, l'Organizzazione degli Stati Sudamericani. L'accusa è però evidentemente un pretesto. 2 anni prima, nel 2012, Machado ha corso infatti alle presidenziali ottenendo il 3%, ma entra nel mirino nel 2023 con l'ulteriore candidatura alle presidenziali. Alla fine di un tour trionfale viene però interdetta dagli uffici pubblici per 15 anni. Candida al suo posto Edmundo Gonzalez Urrutia, che poco dopo fugge in Spagna. Da qui in poi la storia di Machado è la clandestinità. Si definisce liberale di centro, anti-comunista e soprattutto anti-Chavista Sostenitrice di un "capitalismo popolare", ha conquistato non solo le élite cittadine ma anche le campagne, in genere sostenitrici del regime populista. Sate G24. E. .























