Mancano pochi minuti alle 19 quando le fiamme compaiono sul tetto della cattedrale di Notre-Dame, uno dei simboli di Parigi, uno dei monumenti più visitati al mondo, in questi giorni alle prese con una ristrutturazione appena iniziata. L’incendio sembra essere partito proprio in prossimità dell'impalcatura, in pochi minuti avvolge la guglia alta 92 metri che, devastata, imploderà su se stessa. Le fiamme si espandono al tetto, si teme anche per una delle due torri. 400 pompieri lavorano senza sosta, uno di essi rimarrà ferito in modo grave. Non possono essere usati i Canadair, si fa sapere, la violenza del getto d'acqua potrebbe compromettere ulteriormente una struttura già fragile. Per qualche ora si teme il peggio, che l’intera cattedrale possa crollare. Migliaia di parigini seguono le operazioni col fiato sospeso, ma è tutto il mondo a essere in apprensione. Intorno alle 23 l'annuncio che l'incendio è stato in qualche modo domato e soprattutto che almeno la struttura è salva. I danni sono però enormi, due terzi del tetto sono crollati devastando l'interno ed è corsa contro il tempo per salvare i capolavori d'arte. “Ricostruiremo insieme Notre-Dame”, annuncia il Presidente Macron arrivato sul posto e già nelle prossime ore dovrebbe partire una colletta internazionale per raccogliere i fondi necessari. Se è chiaro da dove sono partite le fiamme, adesso bisogna però capire il perché. Toccherà alla Procura che ha aperto un'inchiesta per incendio colposo.