Neanche un mese nel 2023 e le sparatorie di massa negli Stati Uniti sono già una quarantina. Le ultime 2 più sanguinose, tra sabato e lunedì, sono avvenute in California. Stato democratico dove il Governatore si vantava di aver adottato le leggi sul controllo delle armi più stringenti di tutta l'America. Nel pomeriggio di ieri, sulla costa appena a sud di San Francisco, Zhao Chunli, americano di 67 anni, di origine asiatiche, apre il fuoco con una pistola semiautomatica, attorno all'azienda agricola dove lavora. Uccide subito 7 persone. Un'altra versa in condizioni critiche. Non è chiaro che relazione avesse con le vittime, forse colleghi. Ma la dinamica della sparatoria fa sembrare che i bersagli non siano stati scelti a caso. Il vicesceriffo lo trova poi, pacificamente seduto, all'interno della sua auto, con l'arma ancora accanto, nel parcheggio della stazione di polizia, dove si fa arrestare senza opporre resistenza. 3 giorni prima, nella sterminata periferia a est di Los Angeles, in una sala da ballo dove si festeggiava il Capodanno cinese, un altro anziano immigrato asiatico aveva aperto il fuoco nel locale dove, per anni, anch'egli si era dilettato. 11 morti e 9 feriti, tutti di origine cinese e di mezza età. 72 anni, ex-camionista che aveva invano tentato di mettersi in proprio, solitario e paranoico, era convinto che lì, dove aveva conosciuto la moglie, lasciata però 15 anni, si parlasse male di lui e che per questo non fosse stato invitato alla festa, in quello che probabilmente era l'unico luogo dove cercava di socializzare. Poteva andare peggio. Dopo la carneficina e prima di togliersi la vita con un colpo di pistola in un furgoncino, aveva fatto irruzione in un'altra sala da ballo, dove un giovane lo aveva però disarmato e costretto a fuggire. Una tragedia dietro l'altra, twitta il Governatore Newsom, mentre il Presidente Biden chiede al Congresso di vietare le armi d'assalto. Diversamente dal passato, però, qui i killer non sono ragazzini fanatici in delirio di onnipotenza con un fucile paramilitare, ma anziani, soli ed emarginati che si assemblano una pistola in casa o la rimediano legalmente e testimoniano il fallimento profondo di una società che spesso accoglie, ma raramente include davvero.